martedì 7 luglio 2009

Bacca di rospo e lingua di bue

Mi incuriosiscono, tra le altre, le storie che si celano dietro i nomi delle piante. Accanto alla classificazione scientifica linneana convivono, in ogni lingua, nomi popolari spesso legati all'aspetto della pianta o ad aneddoti il cui ricordo si è perso nella notte dei tempi.
Nomi popolari che spesso differiscono tra culture diverse o anche a livello regionale e non di rado suonano divertenti, stravaganti, fantasiosi e talvolta in netto contrasto con l'aspetto esteriore della pianta.

Tra quelli più curiosi troviamo il siankärsämö che si potrebbe tradurre come "grugno di maiale".
Lo stramonio invece si chiama hulluruoho (erba matta). Non a caso anche in italiano spesso viene indicato come erba del diavolo a causa degli alcaloidi presenti nei semi.
Per la konnanmarja (bacca di rospo) non ho trovato alcun equivalente in italiano. Sebbene ricordino i mirtilli, le bacche di questa pianta risultano essere velenose.
Suona divertente anche in italiano il nome della scrofularia nodosa un fiore comune nel sud Italia, specialmente in Salento. Il nome finlandese del fiore è syyläjuuri dove juuri sta per radice mentre syylä significa verruca.
Sembra che il geranio di S. Roberto, se stropicciato, emetta un cattivo odore. Sarà forse per questo motivo che da queste parti si chiama haisukurjenpolvi dove haisu deriva da haista (puzzare) mentre kurjenpolvi si potrebbe tradurre con "ginocchio di gru".

Questa prima carrellata termina con un fungo che condivide lo stesso nome sia in finlandese che in italiano: häränkieli (lingua di bue). A quanto pare molto ricercato in Italia.

Conoscete per caso altri nomi per le specie vegetali presentate?

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